domenica 20 luglio 2014

Bambino di tre anni, autismo in progress...

Riporto, in copia e incolla, eliminando solo i nomi identificativi delle persone, il contenuto di una mail inviatami da una terapista -ex allieva- di un’altra nazione. Ho scelto questo caso, perché identifica e consente di  generalizzare tante altre situazioni simili, e può quindi risultare utile a livello dimostrativo e informativo:
  
Caro Massimo,
Ho incominciato la terapia con un nuovo bimbo autistico di 3 anni e 4 mesi. La mamma pensa di farlo entrare in una scuola specializzata a settembre, ma esita. Io trovo che è un peccato farlo, perche il bambino è diagnosticato "autistico leggero". Ha una seduta di logopedia e una di psicomotricità a settimana. Va all'asilo. Dopo due incontri ho visto che il contatto oculare non c’è con gli estranei,  ma molto di più con la mamma; che l'attenzione è molto bassa; che non è verbale (pochi suoni, ma prima di un anno diceva papà e  mamma); che ha problemi di deglutizione; sa riconoscere le lettere delĺ’alfabeto (ho solo verificato le vocali per il momento), sa riconoscere i numeri da uno a cinque, sa togliersi le scarpe e la giacca. Ogni tanto produce parole spontaneamente ma non su domanda. Non ci sono stereotipie gestuali. Quando è contento dice rrrrrr in una maniera, e in un’altra quando non lo è. Comportamento ok anche con gli estranei.  La prima volta gli ho massaggiato le guance, il viso e mi prendeva le mani e mi guardava quasi contento, e mi massaggiava anche un po’ il viso! Sa dire no, ma non dice sì, neanche con la testa. Soffia in modo molto debole. Getta a terra gli oggetti. Associa oggetti e foto con difficoltà. Ha una motricità fine non adeguata alla norma per età.
Non riconosce le azioni (mangiare, dormire, bere) ne’  su foto, ne’ con gioco simbolico.
Che cosa ne pensi ? Anche se è un po’ difficile farsi un’ idea senza vederlo.  Può rimandare alĺ’anno prossimo la scuola specializzata?
La mamma è motivata. Me lo porta due volte la settimana.

La mia risposta:

Cara…,
dalla tua descrizione si potrebbe effettivamente dedurre che si tratti di un "autismo leggero". "Leggero", perchè il bambino, in una sintomatologia che potrebbe definirsi autistica, mostra qualche segno che non è di autismo. Ma forse sarebbe il caso di dire <<qualche segno che non è "ancora" di autismo>>. Infatti a tre anni accade spesso di vedere situazioni che poi nei mesi successivi peggiorano. Autismi che inizialmente appaiono come leggeri, ed invece dopo poco tempo diventano sempre più pesanti. Ovviamente, una evoluzione sfavorevole non è prevedibile in ogni singolo bambino di cui si comincia a parlare, ma in questo l'esperienza può aiutarci ricordandoci quanto si osserva nella maggior parte dei casi, in cui quei sintomi invece di ridursi, aumentano e portano verso stati di autismi più profondi.
Il consiglio che credo di poterti dare è quello di informare i genitori delle possibili evoluzioni peggiorative della situazione, e proporre tutti i provvedimenti che possono servire, con tempestività e intensività.
Da parte mia, resto a disposizione per qualsiasi aiuto e intervento.
Un caro saluto.



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