Il 2018 si conclude con la
rinnovata consapevolezza che l’autismo può essere combattuto con successo se si
realizza una serie di condizioni che, tutte insieme, ma nessuna esclusa,
possono consentire di raggiungere. Diagnosi precoce e coraggiosa, cioè senza
tentennamenti, rinvii, e giri di parole; intervento logopedico educativo
abilitativo immediato e intensivo; attiva e concreta collaborazione delle
famiglie e delle scuole; applicazione dei provvedimenti biomedico alimentari;
sono stati i capisaldi di quel tipo di intervento, per noi definito Intervento
Foniatrico Integrato, che ha sortito effetti visibilmente positivi, quali
l’uscita dall’isolamento; il raggiungimento di capacità espressive verbali
creative e non automatiche; il miglioramento dell’evoluzione motoria globale e
fine; la conquista delle autonomie e di comportamenti adattivi e sociali
adeguati.
Chi ha seguito in modo
convinto, senza inutili attese, senza ripensamenti e interruzioni o assenze
continue in terapia, tutto ciò che è stato indicato, ha raggiunto e sta
ottenendo i risultati sperati. Il messaggio che voglio trasmettere come augurio di fine anno è questo:
Capire che ottenere successo in un cammino riabilitativo indubbiamente difficile e oneroso, richiede impegno assiduo, sacrificio, abbattimento di false convinzioni dettate dalla convenienza di credere ciò che fa più comodo credere, e disponibilità ad accettare una realtà certamente dura, ma superabile.
E questo oggi è dimostrato, grazie al modello e all’esempio di chi ci è riuscito.
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